Il 2020 giunge al termine e la Caritas Diocesana di Saluzzo tira le somme di un anno che ha dimostrato quanto carità e solidarietà siano elementi fondamentali per una comunità, specie in momenti così difficili. Nei mesi appena trascorsi la Caritas di Saluzzo ha continuato ad essere presente mantenendo sempre aperti i suoi servizi che, prima sotto la guida di Don Giuseppe Dalmasso poi da ottobre con la nuova direzione di Carlo Rubiolo, sono rimasti al fianco delle fasce più deboli e di chi è stato fortemente colpito dalla crisi legata al Covid.
Sono state oltre 150 le persone che hanno trovato un sostegno tramite il Centro di Ascolto, mentre l’Emporio della Solidarietà ha registrato circa 700 tra anziani, famiglie e singoli che hanno ricevuto borse con alimenti e beni di prima necessità, distribuite in media tra le 70 e le 90 per ogni giorno di apertura settimanale, il lunedì e il venerdì. Sono rimaste attive anche le strutture dell’accoglienza diocesana : la Casa di Pronta Accoglienza in corso Piemonte 63 e Casa Madre Teresa di Calcutta dove, in via Sant’Agostino, dopo l’apertura a febbraio, sono stati accolti 17 senza dimora in condizioni di fragilità socio-sanitaria e due famiglie.
Il contributo degli operatori e dei volontari del Presidio “Saluzzo Migrante” ha garantito assistenza e supporto ai braccianti stagionali tornati anche quest’anno nel distretto frutticolo in cerca di un impiego. Sono oltre 507 le persone alle quali la “Boutique du Monde” ha distribuito abiti, coperte, scarpe, zaini, mascherine, donati dalla generosità dei Saluzzesi e di persone e organizzazioni da tutta Italia come CILD, Little Dresses for Africa, Ass. Mamre. 662 le persone registrate allo sportello Infopoint in Corso Piemonte 56 dove si è offerto ascolto e orientamento legale, sanitario, sindacale e amministrativo tre volte alla settimana.
Non bisogna dimenticare, però, che dietro ai numeri di questi servizi ci sono persone, sia utenti sia operatori e volontari, “storici” e giovani. Oltre alla collaborazione dell istituzioni locali come il Comune di Saluzzo e dei servizi socio-sanitari del Consorzio Monviso Solidale, è stato fondamentale il ruolo di operatori e volontari (una settantina questi ultimi, coordinati dall’Associazione AVASS che ha come nuova presidente Tiziana Drago).
razie a loro, che mettendo al primo posto carità, dono e ascolto, hanno sfidato la paura del contagio, la Caritas di Saluzzo è riuscita a restituire dignità e sollievo a chi è in difficoltà. Dalla colletta alimentare di giugno con 20 quintali di prodotti raccolti, ai giocattoli donati all’Emporio della Solidarietà per il Natale dei bambini dal Rotary Club Saluzzo e Bollati Giochi Infanzia, fino ai pandori regalati dai giovani del Leo Club Saluzzo-Savigliano, durante tutto il 2020 privati cittadini e realtà locali non hanno smesso di far sentire il loro sostegno cristiano. Con il Santo Natale, la Caritas di Saluzzo unisce il suo augurio ad un ringraziamento a tutte quelle persone (operatori e volontari, persone che dato il loro sostegno in vari modi) hanno permesso la continua apertura dei servizi che sostengono persone in difficoltà.
Le parole del Direttore Carlo Rubiolo: “In occasione del Santo Natale il mio augurio è che la terribile esperienza della pandemia che, colpendo indiscriminatamente umili e potenti, ricchi e poveri, ci ha costretti a confrontarci con l’intrinseca fragilità della natura umana, riporti al centro della vita sociale il valore della solidarietà, non solo nei momenti dell’emergenza, ma anche nella vita ordinaria, quando l’esperienza della sofferenza di tante donne e tanti uomini ci lascia invece spesso indifferenti. A questo proposito invito tutti ad aderire all’iniziativa lanciata dal Vescovo, che ci chiede di fare come i Re Magi, portando in chiesa il giorno dell’Epifania non oro, argento e mirra, ma olio, caffè e tonno per i poveri: un gesto molto semplice, ma che simbolicamente ci riporta all’autenticità evangelica del Natale”.