Un’estate in boutique
Con la fine di settembre si è conclusa la stagione estiva della “Boutique du monde” di Saluzzo Migrante: il servizio di distribuzione creato nel Pozzo (la struttura al coperto al fondo del cortile della Caritas in corso Piemonte 63) dove grazie a tantissimi volontari sono state distribuite coperte, vestititi, cibo, scarpe, accessori per la bicicletta (luci, giubbotti catarinfrangenti).
La Boutique “Invernale”si appresta ad iniziare, con l’arrivo dei primi freddi che porteranno a cambiare la tipologia di abbigliamento e scarpe distribuiti. Questo cambio di stagione prevede una scelta maggiore, con capi di vestiario più pesanti, ad esempio giacche, giubbotti, cappotti, sciarpe, guanti e cappelli di lana. Ovviamente i pezzi più richiesti saranno come sempre le coperte, molte persone trascorreranno l’autunno nella zona tentada del Foro Boario.
Per gestire il flusso di richieste e il ritiro, l’équipe di Saluzzo Migrante ha creato un nuovo tesserino personale che viene consegnato ad ogni “stagionale” al momento del loro primo ingresso. Su questa tessera nominale viene segnato il massimo dei vestiti che ciascuno può ritirare nel corso della stagione presso la Boutique che viene aperta ogni martedì pomeriggio. Un metodo già sperimentato nella fase estiva, che consente ad ogni persona di ricevere dei vestiti, anche quando finisce di lavorare e arriva in tarda serata a prendere il ticket con un numero progressivo che viene distribuito per gestire la lunga coda che spesso si crea fuori dal cortile.
La chiusura del ciclo estivo della Boutique porta con sé molti numeri che restituiscono il flusso di persone e storie incontrate in pochi mesi attraverso questo servizio.
Quest’anno sono state circa 900 le persone che hanno usufruito della “Boutique du monde” da maggio a metà settembre.
La quantità di materiale distribuito è stata così ripartita:
– 851 t-shirts,
– 600 gilet catarifrangenti,
– 561 pantaloni,
– 512 maglie a manica lunga o maglioni,
– 480 coperte,
– 389 paia di scarpe,
– 119 giacche,
– 73 zaini.
Gli operatori e i volontari che ogni martedì sono in Boutique e che apriranno le porte del Pozzo sino all’inverno, ricordano come “questi numeri sono storie, sguardi e fatiche raccontate nei momenti di attesa in cortile, non sono solo capi di abbigliamento o oggetti ma segni di dignità dati a chi vive, pur lavorando nelle nostre campagne, in una situazione spesso di estremo bisogno. Sono gesti di carità che provano ad andare oltre la semplice assistenza, per geneare incontro, conoscenza e fiducia”
Gli operatori di Saluzzo Migrante ringraziano tutte le persone che hanno donato il loro tempo per realizzare questo servizio, tutte le persone che hanno donato materiale nuovo o usato che ha contribuito a fare la differenza nella condizione di circa 900 braccianti che hanno attraversato il cortile della Caritas quest’estate.